“Concordato in bianco”. Questa la soluzione proposta per il superamento della crisi del gruppo Ami, il Gruppo Acque minerali d’Italia, proprietario del marchio Sangemini, oltre che di Fabia, Grazia, Aura e, tra gli altri, lo storico stabilimento Gaudianello a Melfi. Le carte saranno presto consegnate al tribunale di Milano. Le segreterie regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil continuano a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione da cui dipende il futuro dei lavoratori dello stabilimento di Melfi.
E’ stato l’amministratore delegato del gruppo Ami, Massimo Pessina, a comunicare alle segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila, la richiesta di Concordato in bianco, che consentirà la continuità aziendale e la continuità occupazionale in tutte le Aziende del Gruppo. Il ricorso a questo strumento si è reso necessario per permettere la ristrutturazione del debito e la conseguente ripartenza, con la presentazione di un Piano di rilancio complessivo nei prossimi 120 giorni.
In questo momento difficile che il Gruppo sta attraversando, compreso il sito di Monticchio, la scelta di ricorrere a procedure concorsuali da parte della proprietà -secondo i sindacati lucani di categoria – è necessaria proprio perché vi è una volontà dichiarata di non voler chiudere nessun stabilimento in Italia, e tanto meno di procedere a riduzioni di personale, l’obiettivo è, e resta quello di ritornare a lavorare a pieno regime entro le prossime due settimane.
Le segreterie Regionali di Basilicata ribadiscono le preoccupazioni per lo stato di crisi, evidenziando le difficoltà che vivono i lavoratori della Gaudianello, circa la mancanza delle materie prime, che non consentono, appunto, le normali attività di imbottigliamento.
In Basilicata, come nel resto del Gruppo non possiamo permetterci passi falsi. Per questo abbiamo richiamato la proprietà ad un percorso improntato sulla trasparenza, con un continuo confronto di merito che, auspichiamo al più presto, avvenga su un piano industriale che rilanci complessivamente i prestigiosi Marchi delle Acque minerali d’Italia. In questo contesto crediamo che Gaudianello meriti tutta l’attenzione possibile.
Pertanto, dopo che abbiamo discusso con i lavoratori di Monticchio, nell’assemblea tenutasi il giorno 3 marzo scorso, restiamo prudentemente fiduciosi per gli sviluppi, soprattutto della ripreso a pieno regime delle attività lavorative, anche in relazione al già previsto incontro presso il MISE il 12 Marzo a Roma.
fonte: Basilicata24.it