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Sarà la veneta San Benedetto a imbottigliare l’acqua della sorgente Mercure

La San Benedetto investe a Vìggianello. Dopo le anticipazioni della Gazzetta sul progetto, ieri è arrivato il comunicato ufficiale del gruppo veneto che annuncia la realizzazione del nuovo stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua minerale della sorgente Mercure. L’impianto di Vìggianello, progettato interamente dal Gruppo San Benedetto, occuperà una superficie di 32 mila metri quadrati e prevede inizialmente la realizzazione di una linea d’imbottigliamento con una capacità produttiva di 150 milioni di bottiglie l’anno, nei formati da mezzo litro, 1 litro, 1,5 litri e 2 litri.
«Il progetto Vìggianello ha detto Enrico Zoppas, presidente di Acqua minerale San Benedetto spa – rientra in una visione
strategica più ampia nel rispetto della mission aziendale “Risorse per la vita”. Ciò porta San Benedetto a mettere in primo piano da una parte la valorizzazione di un dono prezioso che abbiamo ricevuto dalla natura, dall’altra tutta una serie di comportamenti virtuosi che ci consentano di salvaguardare il territorio che la circonda per garantire che tale dono prezioso possa arrivare anche alle generazioni future nella sua integrità e nelle sua purezza. Questo ci ha consentito dì ridurre le emissioni complessive di C02 del 30 per cento in 4 anni e di introdurre sul mercato il nuovo “Progetto Eco-Green”, primo esempio di una linea di formati di acqua minerale a CO2 compensata, che oggi si Pregia, primi in assoluto, del Marchio di Qualità Ambientale del Ministero dell’Ambiente. In tal senso Vìggianello è un’ulteriore testimonianza concreta della volontà, per un’azienda Veneta come la nostra, di essere più vicini ai mercati del Centro-Sud riducendo sensibilmente i trasporti e contribuendo ad un’ulteriore abbattimento dell’impatto ambientale complessivo del Gruppo».
Il piano industriale prevede un investimento di 12 milioni e 391 mila euro, con un contributo di 3 milioni e 391 mila euro da parte della Regione Basilicata, ed un occupazione iniziale di circa 15 persone, destinata a crescere grazie all’aumento delle linee d’imbottigliamento nel corso degli anni, con un forte impatto anche sull’indotto. L’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova struttura è previsto per il prossimo mese di ottobre in modo da essere operativi già entro il mese di settembre del 2014.
«Siamo molto fieri di questo progetto e vogliamo ringraziare la Regione Basilicata e il comune di Viggianello per aver reso possibile tutto questo», ha concluso il presidente Enrico Zoppas.
Soddisfatti i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Vincenzo Esposito, Gerardo Nardiello e Antonio Lapadula «per la scelta di una multinazionale del settore alimentare di venire in Basilicata a investire non solo su un prodotto ma su un intero territorio. L’area del Pollino, infatti, non potrà che trarre giovamento dall’impegno della San Benedetto nell’estrazione e imbottigliamento di acque minerali». Una scelta che «conferma l’attrattività del territorio lucano per quel che riguarda il
settore agroalimentare. Per il momento 15 posti di lavoro, tra operai e dirigenti, e sicuramente una bella finestra di visibilità sul mercato nazionale ed estero, garantito da un marchio storico nel panorama delle bibite imbottigliate. La Basilicata è stata e si conferma terreno solido su cui investire in un settore che non teme la crisi».

29 agosto 2013 fonte : La Gazzetta del Mezzogiorno