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Forestazione, i sindacati si preparano alla discussione sul piano decennale

Messe in sicurezza le 130 giornate contributive per tutti i lavoratori forestali e le risorse per il turn-over con il recente assestamento di bilancio, Fai Flai Uila si preparano alla discussione sul piano decennale che dovrebbe partire alla fine di settembre. Ieri a Potenza si è tenuto un incontro per fare il punto della situazione con il direttore generale del dipartimento Ambiente, Donato Viggiani. L’obiettivo di fondo restano le 151 giornate. Su come e quando arrivarci è aperta la discussione. “Il dipartimento Ambiente sta svolgendo un lavoro positivo e ci sono le condizioni tecniche e politiche per far fare un salto di qualità al settore della forestazione”, commentano i segretari generali di Fai Flai Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello.

“Le risorse aggiuntive stanziate per la forestazione con il recente assestamento di bilancio garantiscono il raggiungimento degli obiettivi concordati in termini di giornate contributive e mettono in sicurezza il sistema della forestazione per la stagione in corso, ma la vera sfida è quella sul piano decennale. È in quella sede che si misurerà la volontà di tutti gli attori in campo di costruire un modello di forestazione al passo con i tempi. Noi crediamo in una forestazione che sappia andare oltre il paradigma tradizionale della manutenzione del territorio e sperimentare nuove formule che consentano, ad esempio, la valorizzazione energetica degli scarti di lavorazione dei cantieri. Su questo punto ci è parso di capire che c’è sintonia anche con la Regione Basilicata, in particolare sulle micro-centrali a biomasse”.

Da rivedere, invece, per i sindacati la governance del settore. “Dovremo ragionare e molto sull’esperienza delle aree programma, fare tesoro dei problemi emersi in questi anni e mettere a punto possibili soluzioni alternative per dare stabilità al comparto e porre le fondamenta di quella forestazione produttiva che resta l’orizzonte verso cui tendere per dare un futuro certo ai lavoratori”.

Per Lapadula, Esposito e Nardiello “nel piano del lavoro, della crescita e della coesione c’è una base di discussione sul futuro della forestazione che vogliamo condividere con il governo regionale e le istituzioni locali. La proposta del gestore unico regionale è dal nostro punto di vista una strada praticabile per assicurare una gestione più tempestiva e conferire un profilo di maggiore efficacia ed efficienza ad un settore di fondamentale importanza per il territorio lucano, sia in termini di prevenzione del rischio idro-geologico e di prevenzione degli incendi, sia in termini di ricadute occupazionali”.