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Un mare di bollicine ogni anno si imbottigliano 800 milioni di litri

L’aria Nord della Basilicata è un immenso giacimento di risorse idriche, con un miliardo di metri cubi d’acqua pronti a sgorgare dal sottosuolo. Il monte Vulture è ricco di sorgenti, tra i 400 ed i 600 metri di altezza. Alcune sono presenti anche a quota mille. Quelle più importanti e maggiormente sfruttate dal punto di vista commerciale si trovano a Monticchio Bagni ed in contrada La Francesca, fra i territori di Rionero in Vulture e di Atella. Ogni anno, in Basilicata, tra le sorgenti del Vulture e quelle del Pollino si arriva ad imbottigliare oltre 800 milioni di litri: un mare di bollicine effervescenti naturali che raggiunge praticamente tutti i punti di distribuzione italiani.
L’unica realtà che resta prettamente lucana, intanto, è Fonte Itala, il più piccolo tra gli stabilimenti di acque minerali, a Rionero in Vulture. Ci sono poi gli impianti della Gaudianello, della Fonti del Vulture e della ex Cutolo, ormai in mano a grandi gruppi economici che stanno rilanciando le attività commerciali.
Le ricadute occupazionali nell’area Nord lucana ci sono. Ma non vanno oltre numeri che potrebbero senz’altro crescere.
Fra i vari stabilimenti sono stati assunti negli anni circa 300 dipendenti, che fino a poco tempo fa aumentavano di un centinaio di unità nella campagna estiva. Oggi, nel periodo più importante dell’anno – con il consueto incremento della domanda di acque minerali – c’è qualche assunzione in più, ma nell’ordine di poche decine di interinali.
“La stagione estiva – dicono dalla Fai Cisl – è iniziata. C’è qualche nuovo assunto a livello di interinali. Ma non si raggiungono numeri importanti come in passato. Le Aziende tendono a stabilizzare gli attuali addetti”.

fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno