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Caporalato: Sbarra “Patto Viminale” importante risultato

“Nasce il ‘Patto del Viminale’: Governo, parti sociali agricole e Regioni maggiormente colpite dal caporalato da oggi uniscono le forze per attivare sui territori servizi di tutela finalizzati a promuovere legalità, sicurezza, integrazione. Un formidabile passo verso quella controffensiva partecipata che da molto tempo la Fai-Cisl invoca. La nostra disponibilità a mettere a disposizione competenze, energie, risorse progettuali e strumentali è completa. Ora aspettiamo di essere convocati sui territori per passare subito alla fase operativa”. Lo afferma Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai-Cisl, commentando la firma odierna del Protocollo sperimentale contro il caporalato presso il Ministero dell’Interno. “Il sostegno che il sindacato può dare in termini di presidio, sicurezza, governance del mercato del lavoro, gestione dei flussi, innalzamento dei servizi alla persona è determinante – aggiunge il leader della Fai-Cisl -. Attraverso gli strumenti della contrattazione nazionale e di secondo livello e della bilateralità possiamo mettere un argine allo sfruttamento e contrastare il lavoro nero, ma anche rilanciare la formazione e promuovere integrazione e cultura civica. Dobbiamo adottare un approccio dal basso che coinvolga la rete di prossimità del mondo del lavoro per stabilire quote e flussi coerenti con i fabbisogni delle imprese, sostenere i bisogni delle persone, verificare e valorizzare la disponibilità di beni pubblici inutilizzati, mettere in campo vera e concreta progettazione sociale sussidiaria”. “Dunque, grande soddisfazione per il risultato di oggi che, almeno su carta, riconosce pieno protagonismo al sindacato agricolo, individuando nel territorio il luogo principe dove i progetti dovranno prendere forma. L’importante ora è non spegnere i riflettori, tenere vivo questo metodo di lavoro. Occorre sbloccare subito in Senato il ddl di novembre, per cui scenderemo in piazza a Bari il 25 giugno, e non va abbassata la guardia sulla piena attivazione territoriale della Cabina di Regia e della Rete del lavoro agricolo di qualità per stabilire convenzioni, promuovere politiche attive, orientare i controlli in modo partecipato”, conclude Sbarra.

fonte: www.faicisl.it