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Forestazione:Flai, Fai e Uila chiedono audizione in commissione

“L’idea che si possa ampliare, nel breve periodo, l’attuale platea dei lavoratori forestali, senza prima mettere a punto un piano di valorizzazione dell’esistente (così come leggiamo nella proposta di Legge Regionale “Norme sul riordino ed il rilancio del settore forestale regionale”, a firma dei consiglieri Pietrantuono e Galante), è pericolosa e rischia di far tornare indietro di anni i modelli organizzativi che sono già stati individuati nel piano decennale approvato dal Consiglio Regionale di Basilicata” questo è quanto fanno sapere in una nota stampa i Segretari Generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Lapadula, Esposito e Nardiello.

“La proposta di legge, a nostro avviso, non tiene conto del modello organizzativo che è stato individuato nel corso di questi anni, dalle organizzazioni sindacali di categoria e dalla Regione Basilicata, e non tiene altresì conto del piano decennale approvato dal consiglio Regionale di Basilicata”.

Lapadula, Esposito e Nardiello sottolineano la mancanza di coinvolgimento nella fase di elaborazione dei contenuti della legge, nonostante le intese pregresse prevedessero:

1. Accorpamento dei diversi progetti (forestali, vie blu, lavoratori Ente Parco del Pollino, Green River, ex UTB, progetto IVAM) in un’unica platea in termini di coordinamento delle attività, pur mantenendo distinte le peculiarità progettuali;

2. Armonizzazione delle giornate contributive di tutti coloro che stanno al di sotto della fascia massima, nei prossimi 2 anni;

3. Riapertura del turn over a partire dal 2016, attraverso la corretta applicazione dei principi contenuti nei bandi che verranno pubblicati, e a cui potranno partecipare tutti coloro in possesso dei requisiti richiesti;

4. Riavvio della trattativa sull’accordo che dovrebbe garantire a tutti il raggiungimento delle 151 giornate (accordo sottoscritto e disatteso dalla Regione Basilicata);

“Non condividiamo, inoltre, l’idea della costituzione dell’Agenzia Regionale Agroforestale, che significherebbe mettere in piedi una struttura assolutamente superflua e con una logica superata. Quello a cui aspiriamo, non è la costituzione dell’ennesimo carrozzone che assorba inutilmente risorse pubbliche, e che al suo interno preveda un direttore generale, un revisore unico, i componenti del collegio dei revisori, ma la realizzazione dalle linee individuate nel Piano del Lavoro di Cgil, Cisl e Uil, che prevedono l’individuazione di un soggetto gestore, all’interno del dipartimento regionale dedicato, in modo da utilizzare le professionalità già esistenti e valorizzando il lavoro dei 30 laureati in scienze agrarie e forestali già in forze alla Regione Basilicata. Questo per dare una forte accelerata al piano decennale sulla forestazione, senza aggravio di costi per la collettività.”

Per tutti questi motivi, Flai, Fai e Uila chiedono di essere auditi in terza commissione, per ribadire che il rinnovo ed il rilancio del settore forestale non può passare attraverso una legge, i cui contenuti evidenziano scarsa conoscenza del comparto, ma deve necessariamente passare attraverso un confronto serrato e funzionale con le organizzazioni sindacali.

 

fonte: regione.basilicata.it