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Ex “Mister Day” fumo e niente arrosto sul suo recupero

Un progetto che prevede 500 assunzioni entro il 2015, con un investimento di diversi milioni di euro. Ma nei primi due anni trascorsi dopo il programma di rilancio della ex Mister Day di Atella, da parte della Eco Sun Power; tra accelerazioni nella tabella di marcia e brusche frenate, si è visto ancora poco. Proprio per questo, i 112 dipendenti della ex Vicenzi iniziano a preoccuparsi. Ma il personale della fabbrica della Valle di Vitalba di Atella, che oggi è ancora in cassa integrazione, nel frattempo ha partecipato a corsi di formazione per la diversificazione delle attività dell’impianto, che passerà dalla realizzazione di merendine alla lavorazione di macchianri per la produzione di energia. Il 7 luglio a Potenza, nella sede del Dipartimento regionale alle Attività Produttive, ci sarà l’ennesimo incontro convocato dall’assessore Raffaele Liberali, nell’intento di sbloccare un progetto che rischia di arenarsi. Trascinandosi dietro le speranze dei lavoratori.

“In realtà non stiamo capendo bene cosa stia succedendo, ed ecco perchè, sarà importante l’incontro del 7 luglio: servirà a valutare se la Eco Sun Power intenda realmente far fede agli impegni”, dice il segretario della Fai Cisl Antonio Lapadula, che parteciperà alla riunione convocata dal rappresentante della giunta regionale, insieme a Vincenzo Esposito, della Flai-Cgil, e Gerardo Nardiello, della Uila-Uil. “In questi ultimi mesi – racconta Lapadula – ci sono stati alcuni impedimenti, legati alle carie autorizzazioni sull’impianto che un tempo era della Parmalat e poi Vicenzi. Il nostro auspicio – sottolinea – è che tutto si risolva al più presto, anche perchè i lavoratori che hanno svolto i corsi di formazione, continuano a fare cassa integrazione ed hanno più di un timore per quanto riguarda il loro futuro.

A  quel progetto – dice ancora Lapadula – continuiamo a credere e non vogliamo farci prendere dalla preoccupazione. Ma adesso c’è bisogno di fatti concreti, di assunzioni e di lavoro”. “Rispetto alla tabella di marcia e a quanto previsto negli accordi – puntualizza il leader della Flai-Cgil regionale, Vincenzo Esposito – siamo ancora molto in ritardo. C’è stata qualche difficoltà, prima con l’Asi e poi con le autorizzazioni antincendio. ma di è trattato di problemi non insormontabili, di natura burocratica. Sono molto preoccupato mette in chiaro Esposito – e conto che l’incontro del 7 luglio sia risolutivo. Tutti noi – continua – abbiamo a cuore la sorte di  questi 112 lavoratori legati ad un progetto industriale al quale hanno creduto sin dall’inizio. All’impresa chiediamo che ci dimostri finalmente di voler fare le cose realmente, mentre dalla Regione auspichiamo uno sforzo per costringere l’azienda ad osservare gli impegni presi e sottoscritti nell’accordo”. Le maestranze, intanto, aspettano le assunzioni. “In base ai programmi – osserva Esposito – avrebbero dovuto esserci già i primi contratti di lavoro.

 

fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno