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Ciccolella, atti vandalici contro i lavoratori

Alla Ciccolella di San Nicola di Melfl, l’azienda specializzata nel settore floro-vivaistico con aggregazioni societarie pure nella vicina Puglia dove si trova tra l’altro la sede societaria, non c’è pace. Come se la crisi aziendale, non fosse già sufficiente. Negli ultimi giorni, un altro evento tutto da mettere in risalto, anche parchè sta mettendo in chiaro allarme tutta i lavoratori lucani. I segretari regionali di Fai Flai ed Uila sono usciti allo scoperto per esprimere sconcerto per la situazione di paura e disagio in cui sono finiti gli stessi dipendenti dello stesso stabilimento di San Nicola di Melfi.

“Stiamo parlando di veri e propri atti vandalici – dichiarano i dirigenti sindacali Lapadula, Esposito e Nardiello – che stanno verificandosi nei parcheggi aziendali, dove le macchine dei dipendenti sono prese di mira da ignoti e ‘coraggiosi’ personaggi che ritengono di sentirsi uomini danneggiando le auto degli inermi lavoratori. Gli episodi – continuano – sono ancora più pesanti se pensiamo che si tratta di lavoratori che stanno prestando la propria opera in regime di preavviso di licenziamento senza percepire alcun compenso e vantando il pagamento di non poche mensilità di Cig in deroga dall’Inps”.

2012-02-15 10.55.59“Non è possibile che ci si accanisca, in maniera incomprensibile, su lavoratori che già stanno subendo atteggiamenti aziendali ai limiti della legittimità, in verità in alcuni casi si è andato pure oltre il lecito consentito”. Gli stessi segretari regionali di Fai-Flai-Uila, che la crisi alla Ciccolella la stanno seguendo con attenzione e determinazione sin dai primi momenti, esprimono tutta la loro preoccupazione per il clima di pesante intimidazione di cui sono vittime le lavoratrici ed i lavoratori. Noi chiediamo – concludono Lapadula, Esposito e Nardiello – semplicemente ragionevolezza, rispetto ed onestà verso questa gente. Riteniamo che sia loro diritto, dopo tanti anni di onorato lavoro, lavorare liberi senza un fucile costantemente puntato addosso perché non è dignitoso per il sindacato e per i lavoratori e, soprattutto, perché il clima di intolleranza che si sta creando in queste ultime settimane non è degno di un paese civile”.

Intanto, sugli episodi vandalici nei paraggi del sito produttivo in campo floro-vivaistico con produzioni esportate anche all’estero e con l’impiego di oltre un centinaio di addetti, non è dato in ogni caso sapere stile forze dell’ordine stiano o meno indagando. Sembra che alcuni dei danneggiamenti prodotti alle autovetture dei lavoratori siano stati regolarmente denunciati n che imporrebbe alle stese forze dell’ordine di cercare insistentemente i responsabili di quanto finora accaduto. Da parte sindacale, infine, si insiste perché siano sempre alti i livelli di attenzione e di vigilanza per la completa tenuta dei livelli di libertà, giustizia e democrazia in tutti gli ambienti lavorativi della Basilicata.

Fonte: La Nuova del Sud del 1 marzo 2013